domenica 3 ottobre 2021

Leggete la Gazzetta, Ladri

 Egregio signor Milan.

Anche la Gazzetta dello Sport, noto spreco di cellulosa in tinta rosa, si permette, oggi, di ricordarvi che siete dei ladri.

Circa 31 anni fa, per usare le loro parole, avete avuto la possibilità di rimediare e non l’avete colta.

La scusa addotta, puerile in se, non è neppure così insensata: nessuno decise di sbagliare quel rigore.

Esatto.

Data la nota intelligenza di Braccio Alzato Numero 6, che non è diventato uno che progettava satelliti, non ci si poteva aspettare che fosse lui a decidere.

In realtà, lui non ha neanche capito cosa fosse successo.

Altri dovevano farlo, fra cui il Pelato di Fusignano e Zio Fester da Monza, solo che, il primo era troppo impegnato a pontificare e l’altro impegnato a ricontare le schede elettorali del suo Master.

Già, Lui, il Capo.

Dove era?

Sentenze successive chiariranno i dubbi sugli impegni improvvisi e le assenze misteriose del Cavaliere.

A nulla vale ricordare che non si giocò di sera: ogni momento è buono per una Cena Elegante.

La verità?

Triste.

La verità è che, già allora, eravate mezze figure, chiacchiere e distintivi a strisce, privi di spina dorsale.

Da allora, decine di episodi, in tutte le nazioni, di tutti i campionati, vi hanno mostrato come avreste dovuto fare.

Voi no.

Ancora oggi, la spiegate a tutti, ma non affrontare l’argomento.

E questo mi piace, perché basta sempre mimare una rimessa laterale, quando indicate le 7 Champions League, per farvi stare zitti.

Perché la porcheria di Bergamo ha la loro stessa età.

Continuate pure così, che un rigorino arriverà sempre.

Come a Giugno.

Anzi due.

Poveretti.

Mauro Andreini

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